E’ il 1958.
La fine degli anni Cinquanta coglie la vita cittadina della nostra Osimo in un momento di crisi, in quanto il vecchio mondo agricolo sta tramontando ed il nuovo assetto non ha ancora trovato l’alveo in cui immettersi.
Le grandi illuminate amministrazioni agricole, che avevano portato avanti la politica agraria del territorio, stanno perdendo lo strumento della mezzadria che le aveva caratterizzate; l’industria della seta, che tanta ricchezza aveva procurato all’economia cittadina, vede proprio nel 1958 chiudere l’ultimo prestigioso opificio; l’industria della fisarmonica, che sembrava portante, incomincia a sentire aria di crisi. Le nuove imprese stanno muovendo i primi passi per la trasformazione da artigiane in industriali.
La vita culturale sembra ancora egemonizzata per un lato dall’ambiente cattolico, per l’altro lato dall’influenza dei partiti politici, anche se sono presenti le premesse per futuri autonomi sviluppi.
L’amministrazione civica poggia su di una maggioranza che vede l’erosione, sia pure lenta, dei consensi e sembra anch’essa in attesa di una svolta, come indicano le elezioni legislative del maggio 1958, anche se tutto sembra rimanere prigioniero di un consenso di tipo confessionale o ideologico.
Non mancano luoghi di ritrovo e di aggregazione, che si potrebbero definire “laici”: la gloriosa Società Operaia, l’Unione Sportiva Osimana, lo Judo Club Sakura, il Circolo dei “Senza Testa”, il Circolo di Lettura “Vetus Auximon”, in qualche modo continuatore del vecchio circolo del “Chi-fa-fa”, frequentato in prevalenza da nobili, borghesi, commercianti. Nell’ambito di tali categorie ed in quelle del vecchio mondo agrario si sente viva l’esigenza di incontri non più fine a se stessi per trascorrere un’ora di svago e di brevi conversazioni; si sente l’esigenza di mettere la propria esperienza e professionalità a confronto e a servizio dei cittadini, indipendentemente dal credo politico, e ciò a somiglianza di quanto avvenuto in centri viciniori nei quali incominciavano ad apparire ed operare i primi circoli del Rotary e del Lions Club.
Viene presto ben accolta l’idea di costituire anche in Osimo un Club che possa mettersi a servizio della collettività. Autorevoli amici aderenti al Rotary Club di Ancona, auspice l’industriale osimano Dott. Goffredo Fagioli, saranno i padrini della nuova realtà cittadina, che verrà ufficialmente costituita il 13 marzo 1958 e dopo alcuni mesi riconosciuta dal Rotary Internazionale. Prende così vita il nostro Club presieduto da Vincenzo Fabiani, giovane e brillante avvocato, e ne è segretario Tommaso Corallini, amministratore di una delle più antiche aziende agricole osimane.
SOCI FONDATORI
Hanno diretto il Club:
1963-1964 RAFFAELE UBALDO CARDINALI
1971-1972 FORZOLO SCASSELLATI SFORZOLINI
1972-1973 FORZOLO SCASSELLATI SFORZOLINI
1999-2000 FRANCESCO PELLEGRINI
2005-2006 LUIGI MARIA TOMARELLI
2013-2014 ALESSANDRO GIOACCHINI
2018-2019 FULVIO FATI POZZODIVALLE
2019-2020 GIANLORENZO PANGRAZI
2020-2021 PASQUALE ROMAGNOLI
2021-2022 SANDRO BRAGONI
2022-2023 SARAH MERCEDES HOWELL