Consiglieri: Guerrino Bersagli, Forzolo Scassellati Sforzolini
Governatore 188°: Luigi Aru
Tema presidenziale: A better world through Rotary
Il nucleo dei soci fondatori si espresse con la presidenza Bartoli nel sentiero della continuità. La chiamata di un “giovane” nella persona di Sergio Morichi alla funzione di Segretario preparò le nuove leve alle future responsabilità. Nessuno infatti meglio del segretario può sperimentare dall’interno quello che è la vita di un club. Vita che nel periodo considerato scorse tranquilla, con sullo sfondo una città che lentamente cambiava e sembrava aver assorbito e superato gli anni economicamente non facili del biennio precedente.
Per l’anno della presidenza Bartoli mancano fonti scritte, ma a memoria di alcuni soci si ricorda una conduzione arricchita da frequenti contatti con ospiti stranieri. Infatti, mentre durante l’anno le conviviali si svolgevano sempre “da Bruno”, alcune riunioni estive avevano luogo al “Santa Cristiana” di Marcelli, e talvolta all’Hotel Sirolo, meta allora di soggiorno estivo per soci rotariani di diverse nazionalità. Rimane il ricordo, circondato di un’aura di simpatia, di un mitico barone “Willisen” (nome riportato probabilmente in maniera errata) di nazionalità tedesca, che strinse rapporti di amicizia con i nostri soci. I più anziani di questi ricordano ancora la calorosa ospitalità offerta a due rotariani tedeschi (almeno presentatisi come tali), che erano in visita alla nostra città. Com’è noto, infatti, ogni rotariano di qualsiasi nazionalità gode dell’opportunità di partecipare alle conviviali del luogo in cui ha la ventura di trovarsi.
Le conviviali erano sempre accompagnate da interessanti relazioni fatte dai soci e da illustri ospiti, come quella sulla “Crisi del coraggio” del Generale di Corpo d’Armata A. Ferrante, che suscitò, per la sua franchezza, polemiche e discussioni, a dimostrazione che nella difesa dei valori fondamentali della civile convivenza il Club ha saputo sempre apprezzare chi parla forte e chiaro.
Sono quelle sopra riportate notazioni minime, che però sono utili a connotare il particolare momento di vita del club; ricordi minimi ai quali ci si riporta con affetto, e proprio la loro imprecisione soffonde di nostalgia un tempo in cui il numero ristretto e l’omogeneità dei soci rendevano facile la conoscenza e la reciproca comprensione.
Il Club peraltro rimaneva aperto e sensibile ai problemi del momento, con le puntuali relazioni dei suoi soci e la partecipazione agli interclub, in particolare con Jesi. Seguiva con attenzione il delicato momento politico (è l’anno del SIFAR), l’evoluzione del mondo giovanile (la contestazione sessantottina è alle porte), e si apprestava ad affrontare i tempi nuovi in cui i vecchi equilibri saranno destinati a rompersi ed a ricomporsi allargando la propria base sociale ed aprendosi all’apporto di nuove leve.
Il Presidente Renato Bartoli con le signore Giulia Carloni e Rosalia Sinibaldi Fabiani | ll Presidente Renato Bartoli con Gino Di Francesco, un’ospite non identificata, e Dante Garofoli |