1984-1985 VINICIO LEONARDI

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Presidente: Vinicio Leonardi

Vice Presidente: Giuseppe Pellegrini
Segretario: Giampiero Paoli
Prefetto: Umberto Fiumani
Tesoriere: Gianni Svegliati
Past Presidente: Vittorio Piermattei
Presidente Incoming: Sergio Lucangeli
Consigliere: Corrado Frontini

Bollettino: Mauro Belli

Governatore 209°: Maurizio Maurizi

Presidente R.I.: Carlos Canseco
Tema presidenziale: Discover a New World of Service


Conviviali: 1° e 3° venerdì – Hotel “La Fonte” di Osimo; Taunus Club di Numana.
Chi volesse seguire passo dopo passo lo svolgersi dell’anno rotariano presieduto da Vinicio Leonardi, può sfogliare la scrupolosa e documentata relazione raccolta dal Presidente alla fine del suo mandato. E’ stato un anno sociale dinamico, volitivo, teso a far conoscere il Club sia all’interno del Distretto che nell’ambito della società civile.
Nel nome dell’amicizia il Club, tramite il Presidente e il suo esempio trascinatore, ha allacciato una fitta rete di rapporti non solo con i consoci marchigiani, ma anche con quelli delle vicine regioni Abruzzo ed Umbria, attraverso la partecipazione a quasi tutti gli Interclub e l’instaurazione di una rete di amicizie disponibili alla realizzazione dei servizi per il pubblico interesse.
Il frutto di tante relazioni amichevoli, sottolineate ed apprezzate dallo stesso Governatore Maurizi, che in molte sue lettere non ha esitato a giudicare esemplare la condotta del Club osimano, si ha avuto modo di coglierlo in occasione del riuscitissimo Interclub tenutosi ad Osimo il 24 febbraio 1985 per celebrare l’80° anniversario di fondazione del Rotary International. Intorno al Governatore ed ai rappresentanti distrettuali delle Marche, nella prestigiosa sala consiliare del Comune sono convenuti infatti i presidenti e numerosi soci dei club di Ancona, Ancona Riviera del Conero, Ascoli Piceno, Macerata, Civitanova Marche, Fano, San Benedetto del Tronto, Jesi e Camerino. Dopo le parole pronunciate in Duomo dal concittadino Don Aldo Compagnucci sull’idea cristiana del servire, è stata la volta della dotta ed appassionata relazione del rotariano Prof. Ugo Lopa, che ha illustrato ai convenuti il significato del “Servire oggi” e l’orgoglio del sentirsi rotariani in una società alla ricerca di chi non solo professi, ma viva i suoi ideali.
Che il Rotary di Osimo fosse e volesse essere anche nella nostra piccola realtà locale una forza viva, attenta ai problemi del momento, e sapesse sostenere proposte innovative e coraggiose, se ne ebbe ampia dimostrazione anche nella conviviale del 18 gennaio dello stesso anno, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Sanità Fulvio Montillo, dei professori Saltari e Amici e dei dottori De Nigris e Montesi, nel corso della quale non solo sono stati di nuovo messi a fuoco i problemi della sanità, ma si è dato opportuno rilievo e sostegno alla coraggiosa iniziativa del socio Amedeo Fagiano, promotore dell’Associazione “Progresso Marche”, che intendeva valorizzare le migliori proposte di privati cittadini, in sintonia con una opportuna programmazione pubblica del settore sanitario.
Sempre su concreti temi di interesse pubblico si è soffermato il Club, ascoltando con vivo interesse la relazione del socio assessore Pasquale Romagnoli sul ruolo che Osimo può e deve svolgere nel nuovo assetto territoriale da prevedere in vista della preannunciata variante del Piano Regolatore Generale.
Costante è stato il sostegno del Club alle iniziative dell’EMA (Ente Manifestazioni Artistiche), soprattutto in occasione della Coppa Pianisti d’Italia, nel cui ambito si è previsto un riconoscimento particolare per un giovane musicista locale.
Sempre attento alla valorizzazione della nostra memoria, non poteva mancare l’appoggio dato alla nuova edizione della “Storia di Osimo”, opera del nostro amatissimo Don Carlo Grillantini, ormai prossimo al traguardo dei 100 anni. Ma parlare di appoggio è in verità oltremodo riduttivo; occorre infatti mettere nella giusta luce la determinante azione del presidente Leonardi il quale, amico e, potremmo dire, discepolo di Don Carlo, lo aveva assistito ed incoraggiato per dare alle stampe questa terza edizione – ampliata, riveduta, aggiornata – della “Storia di Osimo”, le cui precedenti edizioni erano del tutto esaurite. Occorreva trovare i necessari finanziamenti ed il Presidente, sin dal suo insediamento, non ha tralasciato occasione per contattare autorità, istituti bancari, amici del Rotary e del Lions, al fine di reperire i fondi necessari per la pubblicazione, che nel maggio 1985 ha avuto la soddisfazione di poter dare alle stampe. Leonardi, con vero spirito rotariano, ha avuto modo di così dichiarare: “A me, che ho l’onore di presiedere il Club, non poteva capitare un’occasione più preziosa per dare al Rotary di Osimo il giusto risalto in linea con lo spirito che regola il nostro sodalizio”. L’autore, il venerando Don Carlo dal suo canto riteneva di dover esprimere la più viva riconoscenza al Rotary Club di Osimo, che “con l’impegno personale del Sig. Vinicio Leonardi, presidente, e dei signori Luciano e Vinicio Antonelli, Rolando Carletti e Giuseppe Pellegrini, si è assunta la responsabilità di provvedere alla stampa di un’opera costosa come questa. Credo che anche la cittadinanza debba essere loro grata”. Fra i finanziatori della pubblicazione occorre ricordare l’Amministrazione Comunale di Osimo, la Cassa di Risparmio di Ancona, di Loreto e di Osimo, il Lions Club di Osimo e la Fondiaria Assicurazioni di Ancona.
Grande è stato il successo, fin dal suo primo apparire, dell’opera, pari alla simpatia che nel corso dell’Interclub tenutosi ad Osimo ha accolto il brillantissimo autore.
Molta attenzione è stata dedicata nel corso dell’anno al rafforzamento dell’azione interna: accogliendo un invito del Governatore, furono istituiti due Paul Harris Fellow, consegnati con significativa e solenne cerimonia, uno, alla memoria, alla vedova del compianto Aldo Lardinelli, ed un altro al socio fondatore Renato Bartoli.
Superata ogni incertezza in ordine alle classifiche, il Consiglio Direttivo sin dal febbraio ha portato a compimento l’iter burocratico relativo all’ammissione dei nuovi soci: Michele Albo, Sandro Orsetti, Giuseppe Valitutti, che con la loro esemplare professionalità sono venuti ad arricchire il nostro Club.
Come segno di stima e considerazione del Rotary Osimo, il presidente Leonardi è stato incaricato a rappresentare i Club delle Marche in sede di designazione del Governatore per l’anno rotariano 1986-87. Parimenti, a coronare il prestigio del Club ha accettato la nomina a socio onorario del Club il concittadino Prof. Sante Graciotti, noto slavista e autore di numerose pubblicazioni, già insignito dal Comune della medaglia di Civica Benemerenza.
L’esimio studioso di chiara fama internazionale ci ha gratificato da par suo nella riunione del 7 dicembre 1984 con una toccante relazione sul tema “I poveri che Dostoevskij amava”. Il nostro Sardus Tronti gli ha offerto, a nome del Club, una medaglia per lui appositamente coniata.
Sempre a titolo di riconoscimento del livello raggiunto dal Club, va ricordato il beneplacito accordato dalla Commissione per le attività internazionali alla proposta di gemellaggio con il club francese di Bonneville-La Roche. Purtroppo l’iniziativa è stata accantonata e non se n’è saputo più nulla.
Sempre all’ordine del giorno, come al solito, erano i problemi relativi agli assenteisti, che il nostro Paolo Pierpaoli, assistito dal famoso e bravissimo “frate cuoco”, ha cercato con un certo successo di prendere “per la gola”. Accanto ad alcuni soci tali solo di nome, occorre però ricordare il notevole apporto dato anche nel corso di quest’anno sociale da molti altri soci intervenuti con brillanti relazioni, frutto della loro professionalità e capacità, tutte seguite ed apprezzate. Ricordiamo quella di Mirco Principi sul porto turistico di Numana; quella di Vittorio Piermattei sulla crisi della libera professione; quella di Carlo Garofoli sui vini; quella di Giuseppe Pellegrini sul morbillo e sulla epatite virale, e quella di Sergio Lucangeli sulla tecnica della Formula 1.
Non sono mancate interessanti conferenze di relatori esterni, come quella della Prof.ssa Marina Vitaletti, che con la sua esperienza di preside ha illustrato le preannunciate linee di riforma della Scuola Media Inferiore; quella di Sandro Ferrari, che ha trattato il tema “L’azione interna questa sconosciuta”; quella di Don Lamberto Pigini, pioniere e fortunato editore di fumetti in latino, che è intervenuto con una prolusione nella lingua di Cicerone, che si ritiene di far cosa gradita riportare qui di seguito per intero:
Vos, qui venistis a pulcherrimis urbibus nostrae nobilis terrae Picenae, toto corde saluto. Salvete omnes.
Saluto vos, vere pulcherrimae mulieres et egregii viri civitatis Auximi. Puellae et mulieres huius civitatis, valde gaudete, quia olim viri vestri capita non habebant, sed hodie, ut omnes clare videmus, pulchra et optima capita habent.
Saluto vos, formosae mulieres et industrii viri Castri Fidardi. Vos felices quia libenter et magnifice et musice loquimini lingua vestra, quam omnes dicunt “madre lengua”.
Saluto vos, religiosae mulieres, et vos, probi viri civitatis Lauretanae. Hodie vetus proverbium non amplius valet, cum omnes dicebant: “Auximum pulchrum, Castrum Fidardi secretum, qui vult latrones procedat ad Lauretum”.
Saluto vos, venientes ab aliis civitatibus et omnibus vivide gratulor, quia Societas vestra “Rotaria” validissima est. Actiones hominum enim, cum rotas habent, optimae sunt et velociter currunt, exceptis ferriviis italicis quae lentissime procedunt et saepe requiescunt propter multum latorem operariorum.
Saluto te, optime Praeses magnae et tam validae Societatis Rotariae et amice carissime. Te duce, nos speramus tuam Societatem in terra nostra lautam esse prosperitatem, laborem, humanitatem, progressum, pacem, fraternitatem, et amorem omnium, praesertim mulierum, sed in hoc casu solum in ambitu familiari.
Molto gratificanti dal punto di vista dell’arricchimento culturale sono state le visite guidate alla ricchissima raccolta di arte moderna custodita nel Palazzo Ricci di Macerata, di proprietà della locale Cassa di Risparmio, e alla mostra degli architetti osimani Costantino e Innocenzo Costantini, che tanta parte hanno avuto nell’assetto urbanistico della nostra città nel primo Novecento.
La conviviale di saluto del 21 giugno 1985, festosa ed affollata, ha concluso in modo esemplare un anno rotariano vivo e partecipato, condotto da un Presidente sensibile, volitivo ed “esuberante”, come ha avuto ad autodefinirsi, scusandosi, nel suo commosso saluto di commiato.

Il Presidente Vinicio Leonardi con il DG Maurizio MauriziL’intervento di Ugo Lopa in occasione dell’Interclub del 24 febbraio 1985
Don Carlo Grillantini ospite del ClubIl Presidente Vinicio Leonardi con il socio onorario Sante Graciotti