Venerdì 20 ottobre, ore 20, Agriturismo “Le Bucoliche”,
Riunione conviviale con ospiti – Relatore della serata il Prof. Nicola Campagnoli che presenterà il suo libro dal titolo “Tre mesi di vacanza (e il posto fisso) – Vi racconto la mia vita da Prof.”.
Nicola Campagnoli (Cingoli, 1964) insegna materie letterarie nel Liceo “Carlo Rinaldini” di Ancona. Per quattro anni (dal 2003 al 2007) ha svolto a Roma con il ministro Fioroni un ruolo di collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione presso il dipartimento per l’Istruzione – direzione generale per lo studente, per l’individuazione e la progettazione di interventi innovativi nell’ambito delle politiche giovanili. Ha pubblicato diversi saggi di critica letteraria (su Montale, Pirandello, Leopardi, Rebora, Claudel nei volumi “Per Corso”, 1998; su Gatti e Silone ne “Il romanzo italiano nel Novecento”, Rimini 2012), diversi romanzi (“Isola Fovea”, Ravenna 2002; “Viene settembre”, Macerata 2003; “Prof”, Ancona 2005), una raccolta di racconti (“L’isola cava”, Ancona 2009 e 2010), tre raccolte di poesie (“L’amore ingiusto”, Castel Bolognese 2015; “Il cambiamento epocale”, Castel Bolognese 2017; “La conquista dell’infanzia”, Castel Bolognese 2019) e un eBook sul tema del Covid durante il primo lockdown (“Le sere del Covid torno bambino”, Castel Bolognese, 2020). Nel maggio del 2018 ha ricevuto pubblicamente dal Comune di Ancona la benemerenza civica per la sua attività di insegnante e protagonista del volontariato anconetano nel campo dell’educazione.
Qui un estratto della prefazione di Andrea Mencarelli al volume di Nicola Campagnoli Tre mesi di vacanza (e il posto fisso), Affinità elettive 2023.
Mi ha molto colpito un episodio accaduto nella scuola dove insegno, nella quale un folto gruppo di studenti e insegnanti si è ritrovato per un’assemblea che ha messo a tema il malessere e soprattutto il desiderio di “stare bene a scuola”. Una ragazza di quarta liceo, intelligente, dalla buona media e pubblicamente implicata nel mondo studentesco, è intervenuta davanti a un centinaio di persone raccontando la propria esperienza: “Io non so più perché vengo a scuola. Quest’anno mi è esplosa questa domanda. Io credo che in realtà ci fosse anche prima, ma tutto era più automatico. Il Covid non ha creato questo problema, ma mi ha fatto accorgere che c’era. Perché vengo a scuola? Ho provato a darmi delle risposte: devo andare a scuola per costruire le basi per il mio futuro e prepararmi al mondo. Ma mi sono accorta che questa risposta non è sufficiente per vivere ora. Allora mi sono detta: vado a scuola perché ci sono i miei amici, finalmente in presenza dopo i sacrifici del lockdown. Ma, dopo una settimana, anche i miei amici erano una ragione insufficiente. La domanda rimane aperta e ve la condivido: io perché vengo a scuola? E voi, ragazzi e prof, perché venite a scuola?”.
Tre mesi di vacanza (e il posto fisso)”. Non dovrebbe essere difficile intuire a chi si riferisce il titolo del libro scritto da Nicola Campagnoli (nella foto), cingolano, docente di materie letterarie al liceo Rinaldini di Ancona. Fecondo scrittore con diversioni anche nella poesia, onorato da ragguardevoli successi, Campagnoli ha precisato: “Il titolo del libro sintetizza la critica che un po’ tutti muovono alla nostra categoria: ‘ma cosa vi lamentate dello stipendio voi insegnanti, con quello che fate: avete il posto fisso e godete anche di tre mesi di vacanza’. Invece nel libro, che in vari capitoli propone le mie esperienze nel mondo scolastico, dimostro quant’è difficile svolgere questo mestiere”. Edito da Affinità Elettive, il volume di 200 pagine è impreziosito dalla prefazione di Andrea Mencarelli che tra l’altro ha evidenziato: “Il libro assomiglia molto a un diario di bordo, testimonianza viva di un’esperienza in atto”. La presentazione del libro è in programma il 28 luglio ad Ancona, il 9 agosto a Cingoli, quindi a Rimini durante il Meeting dell’amicizia fra i popoli. (da Il Resto del Carlino)